Operazione antiterrorismo a Milano: due arresti e massima allerta

La Polizia di Stato, in collaborazione con la Procura di Milano – Direzione Distrettuale Antimafia e Antiterrorismo – ha avviato un’operazione antiterrorismo che ha portato all’arresto di due individui, un egiziano e un italiano di origine egiziana, accusati di partecipazione ad associazione con finalità di terrorismo e istigazione a delinquere con finalità di terrorismo.

L’operazione è stata condotta dalla Digos di Milano, dal Centro Operativo per la Sicurezza Cibernetica di Perugia, dalla Direzione centrale della Polizia di Prevenzione e dal Servizio centrale Polizia Postale e delle Comunicazioni.

Nel frattempo, ieri si è tenuto un vertice al quarto piano del Palazzo di Giustizia di Milano, a cui hanno partecipato i sei procuratori del pool antiterrorismo, guidati dal procuratore Marcello Viola. Erano presenti anche i vertici milanesi della Digos, del Ros e del Nucleo investigativo dei carabinieri, del Gico (Gruppo d’investigazione sulla criminalità organizzata) e del Nucleo di polizia economico finanziaria della Guardia di Finanza. Questo incontro, della durata di oltre due ore, ha permesso di effettuare una “ricognizione generale” sul territorio milanese, considerando la delicata situazione internazionale e la necessità di monitorare attentamente la minaccia terroristica, compresi i fenomeni di proselitismo nelle carceri e nelle periferie.

L’episodio avvenuto sabato, quando un egiziano di 33 anni ha aggredito i passanti in viale Monza brandendo il Corano e gridando “Allah è grande, oggi muoiono tutti”, è considerato una “situazione spia” di tensione, che richiede comunque una valutazione attenta.

A Milano, sono particolarmente sorvegliate le sedi consolari e le istituzioni religiose, così come i luoghi di aggregazione, i musei e i centri economici. Particolare attenzione viene dedicata al controllo della sinagoga di via Guastalla e delle strade circostanti, dove si trovano anche l’Università Statale e il policlinico. Lo stesso avviene nel quartiere ebraico di Milano, nella zona di Bande Nere, dove sono presenti attività gestite dalla comunità ebraica. È massima la vigilanza in largo Donegani, dove si trova il consolato degli Stati Uniti, e nelle diverse sedi diplomatiche dei Paesi occidentali presenti in città. Anche i luoghi di culto, come il Duomo e la basilica di Sant’Ambrogio, i principali musei, il teatro alla Scala e la zona di Piazza Affari sono oggetto di attenzione. L’allarme è stato elevato anche nelle principali stazioni ferroviarie, come la Stazione Centrale e Porta Garibaldi, e all’aeroporto di Linate. La metropolitana è sottoposta a stretta sorveglianza.

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