La peste del gambero ha colpito il fiume Bevera, dando l’allarme ai volontari del “Comitato per la Difesa delle Bevere e del Fiume Lambro”. Durante un monitoraggio della scorsa settimana, sono stati trovati più di 80 gamberi morti nella zona iniziale del torrente Bevera di Brianza, a Nava a Colle Brianza.

I campioni sono stati inviati al laboratorio e si attendono i risultati degli esami dell’Istituto Zooprofilattico di Padova, ma è molto probabile che si tratti della peste del gambero. Non ci sono scarichi in quella zona e quindi non si tratta di decessi causati da un episodio di inquinamento.

La peste del gambero ha causato la scomparsa delle specie autoctone di gamberi in molte regioni europee; le specie nordamericane, resistenti alla malattia, agiscono come vettori.

Oggi il gambero americano, portatore sano della malattia, è presente in Brianza nel Lambro, nel fiume Adda e nel Lago di Annone. Il gambero autoctono sopravvive solo nei piccoli ruscelli, quindi bisogna fare attenzione a non diventare “trasportatori” inconsapevoli delle spore del fungo che causa la peste del gambero.

Il gambero di fiume autoctono è una specie protetta a livello europeo e iscritta nella Lista rossa come specie a rischio di estinzione. In Lombardia, il gambero italiano è tutelato dal 1977, con divieto di cattura, trasporto e commercio. Sono vietate anche l’alterazione e la distruzione dei loro habitat.

La situazione è particolarmente allarmante perché è stata colpita l’ultima popolazione veramente abbondante e in buona salute di gambero di fiume del Monte di Brianza. Era una delle ultime popolazioni di tutta la Provincia, era sopravvissuta alla lunga siccità del 2022 ma ora è stata decimata. Durante il primo sopralluogo sono stati contati 80 esemplari morti, domenica erano oltre un centinaio. Sono stati effettuati ulteriori sopralluoghi per circoscrivere la zona colpita.

Si chiede a tutti di prestare massima attenzione. Stivali, scarpe e tutto ciò che entra in contatto con l’acqua dei luoghi potenzialmente contaminati come Lambro, Lago di Annone, Lago di Pusiano, dovranno essere accuratamente disinfettati con candeggina al 4% prima di essere utilizzati altrove. Il Comitato Bevere esprime una profonda preoccupazione per questo grave episodio che potrebbe essere attribuito a comportamenti umani scorretti in spregio alla conservazione dell’ambiente e alla tutela della biodiversità.

Articolo precedenteLa giovane vimercatese accoltellata si riprende: buone notizie da Vimercate
Articolo successivoMilano sotto la minaccia del terrorismo: arrestati due uomini per associazione e istigazione

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui