Un nuovo episodio ha coinvolto Michael Patellaro, il giovane arrestato la scorsa settimana per il tentato omicidio della fidanzata. Senza alcun motivo apparente, ha deciso di arrampicarsi sul tetto del carcere del Bassone, costringendo gli agenti della polizia penitenziaria a intervenire. Dopo una breve trattativa, è stato convinto a scendere. Questo gesto ha suscitato molte domande e ha continuato a far parlare di sé.

L’episodio si è verificato poco dopo l’interrogatorio con il giudice delle indagini preliminari. Mentre si trovava nel cortile del carcere, Patellaro ha deciso di scalare le mura e salire sul tetto, replicando un gesto simile compiuto tempo fa da un altro detenuto, Massimo Riella, diventato famoso per l’evasione avvenuta durante una visita alla tomba della madre nel marzo 2022.

Patellaro si è giustificato affermando di non aver ricevuto risposte alle sue chiamate, motivo sufficiente per compiere questa azione estrema. L’episodio si è risolto rapidamente, con il giovane che è stato immediatamente convinto dagli agenti a tornare a terra. Va ricordato che solo 24 ore prima aveva scelto di rimanere in silenzio di fronte al giudice di Como, rifiutandosi di rispondere alle domande riguardanti l’accusa di tentato omicidio della fidanzata.

Questo episodio ha suscitato molte preoccupazioni e interrogativi sulla salute mentale di Patellaro. La sua condotta in carcere sembra essere molto instabile e imprevedibile. Sarà necessario un monitoraggio costante per garantire la sua sicurezza e quella degli altri detenuti.

In conclusione, l’episodio di Michael Patellaro che ha scalato il tetto del carcere del Bassone ha destato grande preoccupazione e ha evidenziato la necessità di prestare attenzione alla salute mentale dei detenuti. Speriamo che questa situazione possa essere risolta nel migliore dei modi e che Patellaro possa ricevere l’assistenza necessaria per affrontare i suoi problemi.

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