La polizia a Monza ha recentemente affrontato un caso di furto commesso da un ragazzo di 16 anni. Il giovane, di origini egiziane ma nato in Italia, è stato sorpreso mentre cercava di nascondere un capo di abbigliamento sotto la felpa in un negozio di abbigliamento in via Italia. Il responsabile della sicurezza del negozio ha notato anche che la placca anti-taccheggio era stata manomessa. Il ragazzo è stato denunciato alla Procura dei Minorenni di Milano e gli specialisti della Divisione Anticrimine della Questura di Monza hanno scoperto che non era la prima volta che commetteva un reato del genere. Infatti, nel dicembre 2022 era stato arrestato per una rapina in cui aveva minacciato un coetaneo con un coltello e gli aveva rubato la bicicletta. Dopo l’arresto, era stato sottoposto a misure restrittive e aveva violato più volte tali misure. Grazie al Decreto Caivano, che mira a contrastare il disagio giovanile e la criminalità minorile, il Questore di Monza ha potuto emettere un Avviso Orale al giovane, una misura solitamente riservata ai maggiorenni. Questo avviso prevede un richiamo formale al rispetto della legge effettuato dai funzionari della Divisione Anticrimine in presenza dei genitori del minorenne. In caso di ulteriori violazioni, una volta diventato maggiorenne, potranno essere applicate misure più severe. Il Decreto Caivano prevede anche la possibilità di vietare l’uso di piattaforme o servizi informatici o telematici, nonché il possesso o l’uso di telefoni cellulari per un massimo di due anni, nel caso in cui l’uso di tali strumenti sia stato utilizzato per commettere reati. In caso di violazione, sono previste pene detentive da uno a tre anni e multe da 1.549 a 5.164 euro. Queste misure sono state introdotte per contrastare la criminalità minorile e garantire la sicurezza della comunità.

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