Colpita e trascinata fino al tinello, Carmela Fabozzi è stata vittima di un omicidio violento nella sua casa a Malnate. Durante l’udienza odierna, è emersa un’importante novità: sono state trovate cellule di DNA sotto le unghie della vittima, un elemento che potrebbe rappresentare una prova cruciale nel processo in cui Sergio Domenichini è accusato di omicidio volontario pluriaggravato.
Il video dell’autopsia, mostrato in tribunale, ha lasciato la giuria popolare senza parole. Il dottor Cesare Garberi, medico legale incaricato del caso, ha illustrato la dinamica della morte di Carmela Fabozzi. L’anziana donna, alta solo un metro e 48 centimetri e pesante 40 chili, è stata colpita ripetutamente alla testa con un vaso di vetro blu. Ha cercato di difendersi, lasciando una striscia di sangue sul pavimento, ma è stata tramortita e spostata di qualche metro, per poi subire un altro violento colpo che le ha causato una frattura cranica fatale.
Sono state riscontrate nove ferite profonde e contuse, oltre a un’ecchimosi sotto il naso. I parenti della vittima, costituiti parte civile nel processo, hanno preferito non assistere alla visione delle foto e dei video illustrati dai carabinieri di Varese.
Nonostante la casa fosse immacolata, sono state trovate macchie di sangue nella camera da letto e nel bagno, mentre nella cucina c’era una tazza e due tazzine di caffè. Sul tavolo del soggiorno è stato trovato un portafogli con due banconote da 50 euro.
Uno degli elementi nuovi emersi dalle indagini riguarda il DNA trovato sotto le unghie della vittima, analizzato dal Ris di Parma. Questi elementi, insieme alle impronte trovate sul vaso di vetro utilizzato per il delitto e al sangue sulle scarpe dell’imputato, rappresentano al momento le prove contro Domenichini. Nelle prossime udienze, altri investigatori dei carabinieri di Varese e il Ris di Parma forniranno ulteriori dettagli sul caso.
L’omicidio di Carmela Fabozzi continua ad essere oggetto di grande attenzione e sarà interessante seguire lo sviluppo del processo e l’evoluzione delle prove presentate a carico dell’imputato.