L’udienza relativa all’omicidio dei due italiani Luca Attanasio e Luca Iacovacci, avvenuto in Congo il 22 febbraio 2021, è stata rinviata al 30 novembre. Durante questa fase preliminare del processo, la giudice ha richiesto l’intervento di un funzionario del Ministero degli Affari Esteri per esaminare la questione dell’immunità dell’imputato, Rocco Leone, dipendente del Programma Alimentare Mondiale (PAM) incriminato per omicidio colposo. Leone è stato accusato di non aver preso le adeguate precauzioni nell’organizzazione della missione che ha portato all’omicidio dell’ambasciatore e del suo seguito.

La decisione di rinviare l’udienza e coinvolgere un funzionario del Ministero degli Affari Esteri è stata presa al fine di chiarire le procedure relative alle comunicazioni tra lo Stato italiano e le Nazioni Unite riguardo all’immunità dei funzionari, e se ci sono state tentativi di risolvere la questione. Mansour Rwagaza, un altro funzionario del PAM accusato di omicidio colposo, è stato dichiarato irreperibile e quindi la sua posizione è stata separata dal processo.

Salvatore Attanasio, padre dell’ambasciatore, presente all’udienza a Roma, ha commentato: “Possiamo dire che è una buona notizia a metà. Adesso il Ministero degli Affari Esteri non potrà più mantenere una posizione neutrale, dovrà decidere da che parte sta”. Questa osservazione è legata alla mancata costituzione di parte civile dello Stato italiano nel processo, una decisione per la quale la famiglia del diplomatico attende ancora una spiegazione.

Nel frattempo, a partire dal martedì 17 ottobre, la città di Monza ha scelto di onorare la memoria dell’ambasciatore italiano Luca Attanasio. Questo omaggio è stato reso attraverso la posa di uno striscione su uno dei luoghi simbolici della sua presenza nella vita cittadina: il balcone dell’arengario. Questo balcone, solitamente utilizzato per dialogare con i cittadini dal palazzo comunale, purtroppo è rimasto chiuso per un certo periodo a causa dell’inaccessibilità.

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