Le aggressioni e le intemperanze nei confronti del personale medico e sanitario stanno diventando sempre più frequenti, e quindi è necessario prendere provvedimenti per proteggerli. A partire dal martedì 17 ottobre, presso la sede della Questura di Monza e della Brianza, si stanno svolgendo incontri formativi di difesa personale, tenuti da istruttori della Polizia di Stato, rivolti a 143 medici della provincia. Questa collaborazione è stata attivata a seguito delle aggressioni subite dal personale sanitario, episodi che si sono verificati in tutto il territorio nazionale, compresa questa provincia.

Si tratta di un’iniziativa volta a prevenire e gestire eventuali episodi di violenza e criticità, fortemente voluta dal presidente dell’Ordine dei Medici e degli Odontoiatri della provincia di Monza e della Brianza, Carlo Maria Teruzzi. Il corso di difesa personale si tiene nella palestra della Questura ed è stato inaugurato il martedì 17 ottobre, con la partecipazione di un primo gruppo di 20 medici, 16 donne e 4 uomini. Durante la lezione, il Questore ha sottolineato lo spirito di servizio che accomuna i medici e i poliziotti nel loro lavoro quotidiano, e ha elogiato il progetto di partenariato, che è unico a livello nazionale, almeno per ora.

Dato il successo e il numero di iscritti, sono già state annunciate ulteriori sessioni formative rivolte ai medici a partire dall’inizio del prossimo anno. Il presidente dell’Ordine, Carlo Maria Teruzzi, ha ringraziato il Dipartimento di Pubblica Sicurezza e la Questura di Monza e della Brianza per la disponibilità dimostrata. Ha sottolineato come sempre più spesso si verifichino aggressioni verbali che possono sfociare in vere e proprie aggressioni fisiche ai danni dei medici, citando ad esempio un episodio accaduto non molto tempo fa a una dottoressa all’interno del suo ambulatorio. Ha quindi evidenziato l’importanza di apprendere semplici tecniche per neutralizzare una minaccia o gestire situazioni di aggressività verbale.

Durante il corso, i medici e gli istruttori hanno mostrato alcune tecniche di liberazione da prese o di difesa da pugni o calci. I professionisti coinvolti nei sette incontri previsti sono 108 donne e 35 uomini, con un’età compresa tra i 30 e i 65 anni. Durante il corso, impareranno tecniche di difesa da una possibile aggressione, che potrebbe manifestarsi con uno strangolamento, una presa al camice o un bloccaggio delle mani. Verranno anche affrontate tecniche di contrasto in seguito a un contatto corpo a corpo in una situazione a terra. Saranno divulgate anche alcune tecniche di difesa personale che possono essere particolarmente utili per evitare le comuni aggressioni che i medici potrebbero subire durante l’esercizio della loro professione, compreso l’utilizzo di tecniche di de-escalation verbale.

Gli incontri sono tenuti dall’istruttore di arti marziali della Polizia di Stato, Danilo Brignone, che è un assistente capo coordinatore. Brignone è un ex membro delle Fiamme Oro della Polizia di Stato, campione italiano assoluto di lotta, cintura nera di judo, allenatore di lotta e istruttore di arti marziali miste. L’assistente capo coordinatore svolge il suo servizio presso la Questura di Monza e della Brianza, con la supervisione del Commissario Capo Alessandro Barone. Le tecniche di difesa insegnate non richiedono particolare forza fisica per contrastare le aggressioni fisiche e garantire maggiore autotutela e sicurezza personale per i medici.

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