L’ombra del lupo si è abbattuta su un gregge di pecore vicino al centro abitato, lasciando sette animali uccisi e altri due gravemente feriti. La polizia provinciale sta aspettando i risultati degli esami di laboratorio per confermare la presenza del predatore. Il comandante Marco Testa ha ammesso che potrebbe trattarsi dell’opera del lupo, ma bisogna attendere conferme. Gli agenti della polizia provinciale venatoria di Como hanno effettuato i rilievi e prelevato campioni per accertare la responsabilità dell’attacco. Le pecore sono state sbranate al collo e l’animale si è nutrito solo di una di esse. Non ci sono immagini o testimonianze dirette, ma si ritiene che si tratti di un solo esemplare. Dal punto di vista economico, l’attacco ha causato gravi danni agli allevatori, che hanno dovuto smaltire le carcasse. La Tajada, l’azienda agricola gestita da Marcello Prioni e Giancarla Zanotta, è stata colpita dall’attacco. Prioni ha allertato le autorità competenti e ha avvisato anche i vicini, che possiedono anch’essi pecore. Questo episodio preoccupante è avvenuto in prossimità di un centro urbano come Passeggeri, a poche centinaia di metri da un centro commerciale e dal cuore di San Fedele. Non è la prima volta che si segnala la presenza del lupo in Valle d’Intelvi, ma se si trattasse dello stesso esemplare solitario, potrebbe essere un motivo di ulteriore allarme. La presenza del lupo è ormai nota in altre zone come l’Alta Valtellina e l’Alto Lario, dove ha attaccato ovini e caprini. In Valle d’Intelvi, invece, sono state segnalate più frequenti incursioni di cani di grossa taglia che hanno ucciso capre e pecore. Gli allevatori subiscono danni economici e un senso di insicurezza a causa della presenza di questo nuovo predatore.

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