Sciopero unitario delle aziende metalmeccaniche di Bergamo per fermare le morti sul lavoro

Un tragico incidente ha portato alla morte di Giordano Alborghetti, un operaio di cinquantacinque anni, presso la Mf Acciai di Pontida, in via Bergamo. L’operaio è stato colpito alla testa dal movimento del braccio di un macchinario per la pallettizzazione delle bobine di metallo. Questo incidente è solo l’ultimo di una lunga lista di morti sul lavoro nella provincia di Bergamo.

Per contrastare questa grave situazione, i sindacati Fim-Cisl, Fiom-Cgil e Uilm-Uil hanno indetto uno sciopero unitario per il prossimo 26 ottobre. Lo sciopero durerà due ore alla fine di ogni turno e coinvolgerà tutte le aziende metalmeccaniche della provincia. Inoltre, le tre sigle sindacali si impegnano a organizzare nelle prossime settimane un’iniziativa di sensibilizzazione sulla sicurezza.

I sindacalisti hanno dichiarato che fin dall’inizio dell’anno a Bergamo sono avvenuti almeno ventuno decessi sul lavoro o in itinere verso il luogo di lavoro, secondo i dati dell’Inail. Sono stanchi di sentire parole di cordoglio vuote e ritengono che questi incidenti non possano essere considerati solo fatalità, ma siano la conseguenza di una mancanza di investimenti nella sicurezza dei lavoratori e di una carenza degli organici ispettivi che dovrebbero controllare il rispetto delle norme.

È necessario porre fine a questa serie di tragedie sul lavoro e garantire la sicurezza dei lavoratori. Lo sciopero unitario delle aziende metalmeccaniche di Bergamo è un segnale forte e determinato per chiedere un cambiamento concreto e urgente. Speriamo che le istituzioni e le aziende prendano sul serio questa richiesta e agiscano per evitare ulteriori morti sul lavoro. La sicurezza dei lavoratori non può essere trascurata o considerata un optional, ma deve essere una priorità assoluta per tutti.

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