Cinghiali infetti dalla Peste Suina Africana sono stati trovati nella zona di Torre d’Isola, portando il totale a quattro casi. La Regione Lombardia ha chiesto al Parco del Ticino e ai sindaci dei comuni interessati, inclusa Pavia, di adottare misure di biosicurezza per prevenire la diffusione del contagio. Queste misure riguardano gli enti comunali situati entro un raggio di 10 chilometri dal luogo in cui sono stati trovati i cinghiali infetti. L’obiettivo è attuare misure preventive per contenere il virus, seguendo le indicazioni della Direzione generale Welfare di Regione Lombardia. Il Parco del Ticino ha informato la Provincia di Pavia, la Città Metropolitana di Milano e i comuni coinvolti affinché inizino ad applicare le misure di biosicurezza. La peste suina africana è una malattia virale infettiva che colpisce sia i suini domestici che quelli selvatici. Attualmente non esistono vaccini e la mortalità può raggiungere il 100% degli animali colpiti. La malattia non è trasmissibile all’uomo, ma l’uomo può fungere da veicolo di trasmissione del virus attraverso la contaminazione di veicoli, indumenti, attrezzature e cibo contenente carne suina. Tra le misure di sicurezza da adottare ci sono obblighi per gli escursionisti di cambiare le calzature all’inizio e alla fine delle escursioni e per i ciclisti di lavare le gomme delle biciclette. È inoltre vietato parcheggiare veicoli privati su prati o in zone con vegetazione. L’associazione Coldiretti ha sollecitato azioni più incisive nella caccia ai cinghiali, poiché finora sono stati abbattuti solo 18.000 esemplari, molto al di sotto degli obiettivi prefissati di 58.000 abbattimenti entro la fine dell’anno. Si spera che il Ministero della Difesa possa fornire aiuto, dato che aveva annunciato l’impiego dell’esercito per affrontare la questione, ma ad oggi non sono stati ancora effettuati interventi militari.