Daniele Ferrè, presidente di Coop Lombardia, torna alla ribalta grazie al libro “Le ossa dei Caprotti, una storia italiana” scritto da Giuseppe Caprotti, figlio di Bernardo Caprotti, fondatore di Esselunga. Il libro racconta la storia dell’azienda di distribuzione, con particolari inediti e clamorosi, come l’intervento della Cia e di Nelson Rockefeller, le mille cause giudiziarie, i rapporti con la politica, i litigi con Barilla e con le Coop stesse.

Uno dei capitoli del libro riguarda le accuse di spionaggio dei dipendenti mosse da Coop Lombardia, di cui Ferrè era vicepresidente. Nel 2010, un articolo del quotidiano Libero, scritto da Gianluigi Nuzzi, metteva in luce come le Coop avessero spiato i propri dipendenti tramite telecamere e intercettazioni telefoniche. Questa vicenda si rivelò essere una invenzione per danneggiare Esselunga, un concorrente diretto delle Coop. Ferrè fu accusato di essere il mandante di queste operazioni, ma la questione si concluse con una sentenza che dichiarava tutto falso.

Anche Belpietro e Nuzzi, autori dell’articolo, furono condannati a risarcire Coop e Ferrè in sede civile. La vicenda ha avuto conseguenze giudiziarie eclatanti, ma alla fine tutti i procedimenti aperti hanno dimostrato che le accuse erano infondate.

Questa è solo una delle storie italiane che si intrecciano nella storia di un’altra grande azienda italiana.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui