Un altro episodio di aggressione nei confronti di un agente di Polizia Penitenziaria è avvenuto ieri sera presso la Casa Circondariale di Brescia Nerio Fischione. La notizia è stata diffusa da Angelo Cosentino dell’Uspp di Brescia. “Un agente è stato aggredito verbalmente e fisicamente da un detenuto, colpendolo al petto. Nonostante l’intervento di altri colleghi, l’uomo ha continuato senza sosta. Solo con l’arrivo di ulteriore personale si è riusciti a mettere in sicurezza la situazione e l’intera sezione, poiché il detenuto destabilizza tutti. Siamo stanchi di questo modo di lavorare, di rischiare ogni giorno e di non essere ascoltati”.
Anche Gian Luigi Madonia, segretario regionale dell’Uspp, è intervenuto sui fatti di ieri sera. “Se ci fosse una classifica degli istituti penitenziari dove il personale lavora peggio, Brescia sarebbe sicuramente uno dei primi posti, se non il primo assoluto. Questa triste statistica raggiunge numeri mai visti prima e sembra non interessare a nessuno, né a coloro che hanno responsabilità amministrative né morali”.
Madonia continua a sostenere che tutti gli appelli fatti finora sulle complessità e le criticità della struttura non sono stati ascoltati. “Le circolari e i modelli operativi sono inutili se il risultato è questo. Gli istituti sono come prima, se non peggio. È logico dedurre che se le circolari e i manuali operativi fossero efficaci, la situazione non sarebbe questa. Quindi, l’alternativa è che le strutture non seguono le indicazioni e i protocolli emanati da Roma e quindi andrebbero completamente ripensate. È evidente che se le disposizioni generali non funzionano, le gestioni interne non funzionano come dovrebbero. A differenza di altri, su Brescia l’Uspp denuncia da tempo una serie di problematiche, dalla gestione e organizzazione dell’istituto fino alle relazioni sindacali. Speriamo che qualcuno dall’alto, come il PRAP, il DAP o la politica, decida di intervenire su Brescia e su tutti gli istituti con problemi gestionali simili”.