Restyling dei sentieri lungo la linea delle trincee a Breno e Braone

È stato portato a termine il restyling dei sentieri lungo la linea delle trincee a Breno e Braone. L’opera è stata affidata alle penne nere, ovvero agli Alpini.

Il direttore del servizio gestione del territorio della Comunità Montana, Gian Battista Sangalli, aveva avviato lo scorso anno il progetto di manutenzione dei percorsi escursionistici legati alla Grande Guerra. In particolare, la sistemazione dei sentieri 608, 638 e 601 nei territori dei Comuni di Breno e Braone è stata finanziata dalla Regione per 23mila euro, a cui si sono aggiunti altri fondi dalla Comunità Montana. Tuttavia, mancava ancora il soggetto esecutore.

Grazie a un accordo tramite apposita convenzione tra la Comunità Montana e l’Ana di Valle Camonica, presieduta da Ciro Ballardini, il problema è stato risolto. I gruppi degli Alpini di Braone, Niardo, Breno, Ceto, Darfo ed Artogne, coordinati da Piero Daccomi, si sono impegnati nei lavori di sistemazione e messa in sicurezza dei sentieri danneggiati. In particolare, sono stati ripristinati i sentieri 608/638 nella valle delle Foppe di Braone e fino a Piazze con accesso ai rifugi Gheza e Prandini, danneggiati dagli eventi alluvionali dello scorso anno a Niardo. Sono stati inoltre effettuati interventi sul percorso 601, frequentato da migliaia di escursionisti e ciclisti, dove sono stati rimossi alberi caduti a terra, effettuati tagli alla vegetazione invasiva e sistemate le canalette di scolo.

Al termine dei lavori, Sangalli e Ballardini si sono incontrati al rifugio Bazena insieme ad alcuni membri del direttivo Ana per un sopralluogo ai sentieri in Valfredda, sistemati secondo il progetto di Caterina Delaidelli, tecnico della Comunità Montana. Sangalli ha annunciato che il prossimo anno è previsto il ripristino del ponticello pedonale a Braone e ha anticipato che nel 2024 verranno impegnati 300mila euro per i sentieri di accesso ai rifugi Aviolo, Miller ed Adamè. Ballardini, soddisfatto dell’esito positivo dei lavori e elogiando i suoi alpini, ha parlato di un’esperienza da ripetere in futuro. Per le opere realizzate sui tre sentieri sono state impiegate mille ore di lavoro, utilizzando talvolta anche mezzi meccanici.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui