– Dopo il rilascio di due ostaggi americani da parte di Hamas, un convoglio di 20 camion ha attraversato il valico di Rafah per portare aiuti umanitari alla popolazione di Gaza, sotto assedio da oltre due settimane. Tuttavia, gli aiuti verranno distribuiti solo nella zona meridionale della Striscia, mentre nel nord continuano gli attacchi da parte di Israele contro obiettivi di Hamas. Gli scontri a fuoco al confine nord di Israele continuano a causa dei lanci di razzi dal sud del Libano. Il ministro della Difesa israeliano ha affermato che Hezbollah pagherà un “caro prezzo” per questi attacchi. L’esercito israeliano ha annunciato di aver approvato piani per espandere le operazioni sul campo.
L’assedio di Gaza e la possibilità di un’escalation del conflitto tra Israele e Hamas sono al centro di un vertice convocato al Cairo dal presidente egiziano Abdel-Fattah Al Sisi. L’obiettivo è concordare una roadmap per porre fine alla crisi umanitaria a Gaza, avviare negoziati per un cessate il fuoco e rilanciare il processo di pace per la creazione di due Stati.
Dopo giorni di negoziati, è finalmente arrivato il primo convoglio di aiuti umanitari a Gaza. Il convoglio, composto da 20 camion carichi di medicinali e cibo, è stato distribuito dall’agenzia Onu per i rifugiati palestinesi (Unrwa). Le autorità di Gaza hanno chiesto la creazione di un “corridoio sicuro” per garantire forniture essenziali alla popolazione. Il Sottosegretario generale per gli affari umanitari dell’Onu ha dichiarato che questo primo convoglio non deve essere l’ultimo e che si deve garantire un accesso sicuro e senza ostacoli alle forniture essenziali.
Tuttavia, l’esercito israeliano ha dichiarato che il carburante non verrà consegnato. Secondo le forze armate israeliane, circa 700.000 persone hanno lasciato il nord della Striscia di Gaza per raggiungere il sud. Sei ospedali su venti hanno risposto all’ordine di evacuazione a sud. L’esercito israeliano continuerà gli attacchi contro le roccaforti di Hamas nel nord di Gaza. Gli scontri a fuoco al confine nord di Israele continuano e il ministro della Difesa si è recato in visita nella zona. Il comandante della missione Onu si è recato nel sud del Libano per valutare la situazione.
I leader riuniti al Cairo stanno cercando di evitare un allargamento del conflitto e stanno definendo una roadmap per il rilancio del processo di pace e la creazione di uno Stato Palestinese. I paesi arabi hanno condannato la punizione collettiva inflitta alla popolazione di Gaza e hanno ammonito l’Occidente sul trattamento delle vite palestinesi. Il messaggio forte e chiaro è che le vite palestinesi contano meno di quelle israeliane e che i diritti umani hanno dei limiti.

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