“L’ufficiale e la spia” è un film che racconta la storia del caso Dreyfuss, che ha sconvolto la Francia alla fine del XIX secolo. La trama si svolge quando dei documenti segreti vengono rubati dallo stato maggiore francese e inviati a quello prussiano. I sospetti cadono su un capitano ebreo che è inviso agli alti comandi. Dreyfuss viene accusato di alto tradimento, processato e condannato. Sarebbe finito i suoi giorni in Guyana se lo scrittore Emile Zola non avesse intrapreso una vigorosa campagna per dimostrare la sua innocenza. Dreyfuss viene quindi liberato, ma i sospetti su di lui non vengono completamente eliminati fino a quando il vero traditore, rifugiato in Prussia, non ammette il suo crimine.

Il motivo per cui dovremmo guardare questo film è perché Polanski, forse per ragioni personali, rivive l’antico caso Dreyfuss in modo impeccabile. La ricostruzione storica è accurata e la narrazione è fluida e coinvolgente. Il vero eroe del film non è Dreyfuss, ma il colonnello Picquart, interpretato da Jean Dujardin, che ha cercato fin da subito di scagionare Dreyfuss, ma è stato fermato in modo assurdo dai suoi superiori.

“L’ufficiale e la spia” è un film che ci fa riflettere sulla giustizia e sulla lotta per la verità. È una storia avvincente che ci tiene incollati allo schermo per oltre due ore. Non possiamo perdere l’opportunità di vedere questo film che ci mostra una pagina importante della storia francese e ci fa riflettere sulle ingiustizie e sul coraggio di coloro che lottano per la verità.

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