La morte di Marco Cirelli ha provocato dolore e sgomento tra i suoi compagni del Club Alpino Italiano (Cai). È stato definito un dramma assurdo. Il funerale si terrà domani mattina a Gussago.

Secondo quanto raccontato dall’amico più vicino a Marco Cirelli, l’incidente è avvenuto improvvisamente mentre stavano scendendo dal canalone. La vittima è precipitata per 200 metri e non ha avuto scampo. Ancora non è stata stabilita la data dei funerali in attesa dell’autorizzazione alla sepoltura.

Marco Cirelli era un esperto di montagna ed era iscritto al Cai da quasi vent’anni. Amava la natura e trascorrere del tempo all’aria aperta. Lascia la ex moglie, i figli e la compagna. Era considerato una persona riservata e affrontava la montagna con prudenza e rispetto.

La morte di Marco Cirelli è la diciottesima in montagna dall’inizio dell’anno. Le tragedie in quota sono già tre volte superiori rispetto all’anno scorso. Il mese di marzo è stato il peggiore, con cinque vittime. Le morti sono state causate da incidenti, crisi cardiache e fulmini.

È importante ricordare che l’escursionismo in montagna può essere pericoloso e richiede prudenza e preparazione. È fondamentale seguire le norme di sicurezza e affidarsi a guide esperte. La montagna è un luogo meraviglioso, ma va affrontata con rispetto.

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