Carlo Gilardi, un uomo stimato e generoso, è morto questa mattina all’età di 92 anni presso l’Hospice Il Nespolo di Airuno, dove era stato ricoverato per alcune settimane. Il professor Gilardi era una figura importante nella sua comunità, ma purtroppo era coinvolto in una complicata situazione giudiziaria e mediatica.

Il professor Gilardi, che era in pensione da diversi anni, era conosciuto per la sua profonda cultura, la sua fede e la sua generosità. Nel 2020, era stato trasferito alla Rsa Airoldi e Muzzi di Lecco per proteggerlo da alcune persone che avrebbero cercato di approfittare della sua generosità. Questa vicenda aveva scatenato molte polemiche e aveva portato alla creazione di un comitato che chiedeva il ritorno del professor Gilardi a casa sua ad Airuno.

A causa del suo grave deterioramento fisico dovuto alla malattia, il professor Gilardi era stato trasferito all’Hospice Il Nespolo di Airuno qualche settimana fa, dove è poi morto questa mattina.

Solo all’inizio di ottobre, l’amministrazione comunale di Airuno aveva conferito al professor Gilardi la cittadinanza onoraria. Il sindaco Alessandro Milani aveva elogiato le sue numerose iniziative a favore della comunità e aveva sottolineato il suo ruolo fondamentale nella fondazione della Pro Loco nel 1972 e come consigliere comunale negli anni ’60.

Tra le sue tante donazioni, il professor Gilardi aveva contribuito alla creazione di un parco giochi inclusivo intitolato ad Anita Pizzagalli Magno, sua madre. La sua morte è stata un duro colpo per l’amico Luigi Gasparini della cooperativa Solleva, che è stato molto vicino a lui negli ultimi anni della sua vita.

La morte del professor Gilardi lascia un vuoto e un senso di smarrimento. Vengono in mente i momenti vissuti insieme, soprattutto quelli più recenti quando la malattia aveva reso la sua coscienza inesistente. Le polemiche e le dispute non interessano più, il suo ruolo è terminato. Addio grande uomo!

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui