Due rapine tentate in due ristoranti della Valcuvia, la Gibigiana di Rancio e la Bussola di Cittiglio, sono rimaste senza autore. Il Tribunale di Varese ha assolto il 32enne finito a processo per la vicenda, ritenendo insufficienti gli elementi emersi dal dibattimento. Sia il pubblico ministero che la difesa hanno appoggiato questa decisione.
Una testimonianza chiave per la difesa è stata quella di un cameriere presente durante il colpo alla Gibigiana di Rancio. È stato lui a mettere in fuga il rapinatore, che era entrato nel locale con passamontagna e falcetto, minacciandolo per ottenere l’incasso. Tuttavia, la descrizione fornita dal testimone non corrisponde all’aspetto fisico dell’imputato. Secondo l’avvocato della difesa, il suo assistito zoppicava a causa di una sciatica e ha le mani coperte di tatuaggi, a differenza del rapinatore descritto dal cameriere.
Il 32enne è stato scarcerato dopo essere stato detenuto a Varese dallo scorso maggio. Al contrario, il 26enne italiano coinvolto nei fatti ha patteggiato una condanna a 2 anni e 4 mesi di reclusione per aver fatto il palo, ossia aver fatto da guardia all’esterno dei locali durante le tentate rapine.