Responsabilità esclusa per la tragedia nella casa di riposo di Cuvio

Il Tribunale di Varese ha assolto quattro imputati dall’accusa di cooperazione in omicidio colposo, riguardo alla morte di un anziano affetto da demenza senile avvenuta il 21 marzo 2017. L’uomo, con una condizione cognitiva paragonabile a quella di un bambino di 5 anni, non avrebbe dovuto trovarsi nella sezione “casa albergo” della struttura, ma nella Rsa, dove sarebbe stato sottoposto a un monitoraggio più stretto. Il pubblico ministero aveva chiesto due condanne, ma anche l’assoluzione delle due operatrici socio-sanitarie, sottolineando che la sera del tragico evento vi erano solo loro a occuparsi di quasi cento pazienti. L’anziano, che aveva più volte tentato la fuga nei giorni precedenti, si allontanò dal letto e si gettò da una finestra. Secondo l’accusa, il medico avrebbe dovuto aumentare le misure di controllo, ma la difesa ha sostenuto che il suo compito era solo quello di dare indicazioni in ambito sanitario. La struttura era l’unica in grado di ospitare l’anziano, che non poteva permettersi una badante a domicilio. I parenti sono stati risarciti tramite assicurazione.

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