Omicidio-suicidio a Cuasso al Monte: il punto della Procura di Varese

La Procura di Varese ha rilasciato una nota in merito all’omicidio-suicidio avvenuto a Cuasso al Monte. Il procuratore Massimo Politi ha confermato la ricostruzione della tragedia familiare avvenuta nel piccolo borgo montano. Pierluigi Lachi, un pensionato di 84 anni, ex orafo in Svizzera e appassionato cacciatore, ha sparato alla testa della moglie Giuseppina Anselmino, ferendola gravemente, e successivamente si è tolto la vita. Purtroppo, la moglie è deceduta poche ore dopo in ospedale a Varese.

Le indagini condotte dai carabinieri di Laveno e Varese hanno escluso il coinvolgimento di terze persone, concentrandosi ora sul movente che ha spinto l’anziano a compiere un gesto così estremo. La coppia era considerata normale, senza alcun precedente di violenza. Marito e moglie erano riservati, gentili e non litigiosi, secondo quanto riportato dai vicini. Al momento non sono emerse patologie che potrebbero aver scatenato il dramma, né per la moglie né per il marito. Gli inquirenti stanno anche analizzando alcuni scritti trovati nell’abitazione, che potrebbero fornire una spiegazione, sebbene sia difficile trovarne una per un evento così tragico. Questi scritti potrebbero aiutare gli investigatori a identificare il movente, che è l’unico, ma fondamentale, elemento mancante del puzzle.

La comunità di Cuasso al Monte è sconvolta da questa tragedia, che ha colpito una coppia apparentemente normale. Ora si spera che le indagini possano fornire qualche risposta e far luce su ciò che ha spinto l’anziano a compiere un gesto così drammatico.

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