La presenza dei cormorani nel territorio lariano sembra essere fuori controllo. Il consigliere provinciale Stefano Simonetti ha definito questa situazione come una vera e propria invasione. Ogni giorno vengono inviate fotografie di stormi di cormorani sul Lario e nei laghi minori, che causano danni ittici ed economici considerevoli.
In Lombardia è presente un piano di controllo selettivo per questa specie, ma secondo Simonetti non è sufficiente. Analizzando i numeri riportati sul censimento annuale degli uccelli acquatici svernati in Lombardia, si evince che i cormorani censiti nel 2023 sono 9.439, mentre il numero di capi abbattibili autorizzati è solo 346. Questo dato è in contrasto con la media degli anni precedenti e con la variazione media in aumento del 36,2%.
Simonetti ritiene che il piano di controllo selettivo sia fondato su dati errati e falsamente motivati. Inoltre, limitare il contenimento del cormorano a solo cinque province appare come una decisione errata, considerando che quest’uccello è in grado di spostarsi facilmente e coprire lunghe distanze.
Il consigliere provinciale chiede quindi a Regione Lombardia di utilizzare almeno i dati censiti per effettuare un abbattimento pari al 10% su tutto il territorio regionale, ovvero almeno 943 capi.
Simonetti evidenzia anche che l’azione predatoria del cormorano si sta diffondendo anche sulle acque pregiate di tipo B, dove vengono effettuate le semine di materiale ittico pregiato. Questo causa danni alla pesca sportiva, professionale e alla filiera enogastronomica e turistica.
Il controllo selettivo di soli 346 capi nel periodo 2023-2024 è considerato una violazione del piano ittico regionale e una misura inadeguata per contenere i danni alla pesca e alla piscicoltura. La presenza massiccia del cormorano nel Lario e nelle acque della provincia rende il piano di controllo selettivo inadeguato e vanifica gli sforzi per incrementare il patrimonio ittico.
Simonetti ha già chiesto ripetutamente a Regione Lombardia di aumentare il numero di cormorani da abbattere, ma finora non è stata presa in considerazione nemmeno il report del censimento IWC 2023. Si chiede quindi un intervento urgente da parte di Regione Lombardia per correggere questa decisione errata, dannosa e potenzialmente illegittima.
La presenza massiccia del cormorano su tutto il territorio regionale richiede un intervento urgente da parte degli organi regionali per evitare danni ittici irreversibili.