11 persone residenti nei comuni dell’alto lago della provincia lariana hanno percepito il reddito di cittadinanza senza i necessari requisiti di legge. È quanto hanno scoperto i Finanzieri della Comando Provinciale di Como durante i controlli per verificare la corretta percezione dei contributi pubblici. La Compagnia di Menaggio ha individuato delle incongruenze tra i dati dichiarati nelle richieste di sussidio presentate all’Inps e le reali disponibilità economiche dei beneficiari o dei loro nuclei familiari. Le irregolarità riscontrate sono diverse: due beneficiari sono risultati lavoratori dipendenti, uno lavora in Svizzera e l’altro in Francia; altri beneficiari hanno omesso di dichiarare la presenza di membri del loro nucleo familiare con redditi, al fine di non superare i limiti previsti per richiedere il sussidio. Tra le persone controllate c’è anche un titolare di partita IVA che non ha dichiarato tutti i suoi ricavi al fisco. Al termine degli accertamenti, sono state inviate segnalazioni all’Inps per interrompere immediatamente l’erogazione del beneficio non dovuto e avviare le procedure per il recupero delle somme indebitamente percepite, che ammontano complessivamente a più di 135.000 euro. I beneficiari individuati, però, godono comunque della presunzione d’innocenza e sono stati segnalati alla Procura della Repubblica di Como. Dal inizio dell’anno, i Reparti operanti nella provincia di Como hanno effettuato complessivamente 54 interventi sul reddito di cittadinanza, di cui oltre il 78% ha avuto esito irregolare. Grazie a queste attività, è stata accertata una frode di circa 480.000 euro, di cui oltre 380.000 euro di contributi indebitamente percepiti e circa 100.000 euro di contributi indebitamente richiesti ma non ancora riscossi.

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