I lavoratori del punto vendita Coop Lombardia a Busto Arsizio hanno deciso di scioperare a causa dei continui episodi di aggressione verbale e fisica subiti. La richiesta di maggiore sicurezza da parte dei dipendenti non è stata soddisfatta dall’azienda, che non ha preso provvedimenti adeguati. Lo sciopero ha registrato un’alta adesione da parte dei lavoratori, dimostrando così la gravità della situazione.

L’episodio più grave risale al 26 settembre, quando un uomo in stato di alterazione ha tentato un furto e ha poi aggredito sia i lavoratori che i clienti, armato di una pesante catena. Questo episodio non è isolato, ma si aggiunge ad una serie di problemi di sicurezza che persistono da tempo.

A causa dello sciopero, l’azienda ha deciso di richiamare personale da altri punti vendita per coprire i lavoratori in protesta. Questo dimostra la preoccupazione dell’azienda per il malcontento dei dipendenti. Tuttavia, sarebbe stato sufficiente garantire un adeguato presidio di sicurezza ogni giorno, non solo quando i lavoratori decidono di scioperare.

La Filcams CGIL Varese, sindacato che rappresenta i lavoratori, ha denunciato la situazione e chiesto un intervento immediato da parte dell’azienda. È indispensabile garantire la sicurezza dei dipendenti e dei clienti, evitando episodi di violenza come quelli accaduti in passato.

In conclusione, lo sciopero dei lavoratori di Coop Lombardia a Busto Arsizio è un segnale chiaro della necessità di maggiore sicurezza nei punti vendita. L’azienda deve prendere provvedimenti immediati per garantire la tranquillità e la sicurezza di tutti coloro che lavorano e fanno acquisti presso il supermercato.

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