La mafia e l’evasione fiscale: l’inchiesta Hydra svela gli affari illeciti

L’inchiesta Hydra condotta dalla Dda di Milano ha portato alla luce una serie di vicende legate alla criminalità organizzata e all’evasione fiscale. Le 5.000 pagine di documenti raccolti hanno mostrato un quadro allarmante, in cui la violenza e gli affari illeciti si intrecciano con l’economia legale.

Tra le vicende più rilevanti, vi è il caso di un creditore che si è rivolto alla ‘ndrangheta di Legnano per recuperare una somma di 30.000 euro da un ristoratore. Il mafioso ha minacciato il gestore del locale, che ha poi deciso di denunciare l’accaduto. Il motivo di tale azione è legato al desiderio del figlio del mafioso di prendere il controllo di un noto locale di Busto Arsizio.

Un’altra storia riguarda due imprenditori di Cittiglio che hanno evaso il fisco attraverso la cessione di falsi crediti Iva a una società legata ai Abilone, vicini al clan di Matteo Messina Denaro. Questi imprenditori hanno trovato un modo per abbattere i propri utili, creare nero e sottrarsi al pagamento delle tasse.

Anche una società cooperativa di Magenta, che gestisce trasporti con ambulanze, è coinvolta in questa rete di evasione fiscale. La cooperativa ha falsificato fatture per un valore di 30.000 euro a favore di una società legata a Massimo Rosi, capo della locale di ‘ndrangheta di Legnano-Lonate Pozzolo.

L’inchiesta ha evidenziato la presenza di una violenza cieca, utilizzata come strumento per ottenere il controllo dei locali e dei territori. Allo stesso tempo, si è rivelato che la mafia si avvale anche di metodi più sofisticati, come l’evasione fiscale, per infiltrarsi nell’economia legale.

Nonostante l’importanza di queste scoperte, l’inchiesta ha portato solo all’indagine di 154 persone, di cui solo 11 sono state raggiunte da misure cautelari. Questo ha scatenato una controversia all’interno del mondo giudiziario milanese, con il sostituto procuratore Cerreti che ha criticato il Gip di Milano Tommaso Perna per aver sottovalutato il potere intimidatorio della mafia.

In conclusione, l’inchiesta Hydra ha messo in luce una realtà allarmante, in cui la mafia e l’evasione fiscale si intrecciano in un sistema criminale complesso. È necessario un impegno costante delle autorità per contrastare queste forme di criminalità e proteggere l’integrità dell’economia legale.

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