Dal cimitero Monumentale di Bergamo, negli ultimi anni, sono state rubate numerose scope. Il Comune ha perso il conto di quanti furti siano stati commessi. Per porre fine a questa situazione, da lunedì sarà richiesto un documento d’identità per poter prendere in prestito una scopa. Questa misura è stata adottata per obbligare gli utenti a restituire le scope una volta che hanno finito di usarle. Il metodo per portare via le scope dal cimitero è ben noto al Comune. Di solito, chi desidera rubarne una non esce dal cancello portandola con sé, ma la lancia oltre i muri perimetrali del cimitero, dove poi la recupera indisturbato. È difficile sorprendere i ladri e ancora più complicato capire perché le scope del Monumentale siano così ambiti. Si tratta di comuni scope da esterno, realizzate in saggina con il manico in legno. Ogni anno, il Comune ne acquista 70/80, ma in pochi mesi scompaiono nel nulla. In passato, l’assessore ai Servizi cimiteriali aveva cercato di risolvere il problema cercando un distributore di scope a gettone, come quelli dei carrelli del supermercato. Tuttavia, il progetto non si è concretizzato a causa del costo delle scope. Pertanto, si è deciso di passare alla modalità “analogica”. Ora, per prendere in prestito una scopa o un innaffiatoio, gli utenti dovranno lasciare il proprio documento d’identità agli uscieri all’ingresso del cimitero. In questo modo, si spera di evitare che le nuove 130 scope siano rubate, oltre a recuperare quelle scomparse nel corso degli anni. Gli innaffiatoi, invece, non vengono rubati, ma spesso vengono nascosti tra le tombe dagli utenti per averli sempre a portata di mano. Pertanto, anche per prendere un innaffiatoio sarà necessario lasciare il documento d’identità. Attualmente, i guardiani del cimitero stanno cercando gli innaffiatoi tra le tombe per recuperarli e metterli a disposizione dei visitatori insieme alle scope.

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