Il 12 settembre scorso, gli abitanti di Vanzaghello sono stati testimoni di una scena terrificante. Alcune persone stavano correndo lungo via Arno, inseguiti da una Fiat 500 che, schiacciando sull’acceleratore, ha cercato di investire e uccidere un uomo di 24 anni, padre di 4 figli e di origine sinti, che vive con la sua famiglia in un cortile della via.

Il giovane sinti è riuscito a mettersi al riparo dietro un’auto parcheggiata in strada. È stato colpito, ma non gravemente ferito. Aveva solo alcune escoriazioni e dopo l’incidente, soprattutto contro l’auto parcheggiata, è riuscito a rialzarsi da solo. Uno degli altri residenti della via è riuscito a riprendere la scena dell’inseguimento con il suo smartphone. Il video è stato trasmesso in televisione durante la trasmissione “La vita in diretta”, portando così l’attenzione nazionale su Vanzaghello e i suoi gravi problemi di sicurezza.

Sul caso sta indagando la procura di Milano, ma secondo quanto riferito, le motivazioni di questo folle tentato omicidio stradale sembrano essere una vendetta. Pare infatti che al 24enne non fosse sufficiente essere padre di 4 figli, a un’età in cui i ragazzi normali stanno ancora studiando all’università, ma avesse anche un’amante, probabilmente della stessa etnia o mentalità, con una numerosa famiglia di parenti appartenenti alla stessa cultura. Questi parenti non hanno gradito la decisione dell’uomo di tornare ad essere monogamo e tornare alla sua famiglia.

Qualcuno potrebbe pensare che finché si uccidono tra di loro, la comunità di Vanzaghello e altre comunità simili siano solo spettatori. Ma la realtà è ben diversa. Durante questo episodio di violenza e tentato omicidio, avrebbe potuto passare un’altra macchina, dei pedoni, un bambino o un anziano in bicicletta. Tutte persone innocenti che avrebbero rischiato la vita a causa di questi incivili irresponsabili che hanno capito che a Vanzaghello possono vivere senza rispettare le regole che la civiltà impone per la convivenza.

Queste situazioni dovrebbero essere tenute sotto controllo e prevenute da coloro che sono pagati dalla comunità per farlo. Come? Di solito si utilizza la prevenzione. Senza troppo sforzo, se non quello derivante dal lavoro e dalla professionalità, si fa capire a queste persone che il loro comportamento non è tollerato, che sono osservati e tenuti sotto stretto controllo, per evitare situazioni di pericolo.

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