Milano: Volantini di solidarietà per gli ostaggi israeliani

Nelle prime ore dell’alba, un gruppo di israeliani residenti a Milano e alcuni ebrei italiani hanno agito per diffondere volantini nelle zone centrali della città, da piazza Duomo al Castello. Questa iniziativa spontanea, che coinvolge persone di diverse età, dai 20 ai 60 anni, è nata per paura e a causa del “clima di odio” presente.

L’idea è stata proposta da una giovane di 21 anni, nata e cresciuta a Milano ma di origini israeliane, che ha deciso di trasferirsi in Israele qualche anno fa. “Sono tornata a Milano una settimana e mezzo fa e sentivo che avevo il dovere di fare qualcosa”, spiega la giovane, che per il momento preferisce rimanere anonima. “In altre città ho visto iniziative per gli ostaggi, ma Milano era silenziosa, quindi abbiamo deciso di creare questo piccolo gruppo che ha realizzato una prima azione”.

Secondo la giovane, le persone che sono ostaggio di Hamas “sono nostri fratelli e sorelle e tutti dobbiamo ricordarcelo. Dobbiamo riportarli a casa”. Inoltre, l’episodio del 7 ottobre scorso è stato definito un’atrocità equiparabile all’Olocausto, e il governo ha risposto per difendersi.

La giovane racconta di vivere in un clima di odio e antisemitismo, e afferma di provare paura nel girare per le strade, nonostante sia italiana ed ebrea. “Quando vado a pregare, la sinagoga è vuota. C’è un livello di odio che la gente deve conoscere”. Inoltre, ha raccontato l’episodio di un amico che ha appeso la bandiera d’Israele fuori dal proprio balcone come segno di solidarietà, ma è stato minacciato da un gruppo di ragazzi arabi e ha dovuto toglierla. “Non tutti sono così, ma la gente deve saperlo”.

Il gruppo continuerà a portare avanti altre azioni per sensibilizzare i cittadini riguardo agli ostaggi e al conflitto.

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