La situazione per i frontalieri rimane critica nella zona di Poschiavo. Ci sono ancora mille metri cubi di materiale da rimuovere e la strada cantonale 29 del Bernina rimane chiusa. Il materiale instabile potrebbe staccarsi a causa della pioggia che è tornata a bagnare la Valposchiavo. Tuttavia, la circolazione dei treni è ripresa ieri mattina con la riapertura della linea della Ferrovia retica.

La ditta incaricata di rimuovere i massi caduti sui binari ha continuato a lavorare anche dopo il ritardo della riapertura della linea. Il titolare dell’impresa ha annunciato la conclusione dei lavori e ha pubblicato alcune immagini dei binari liberati dai detriti su Facebook. Nonostante alcune avarie ai sistemi di informazione online sugli orari dei treni, i treni hanno ripreso a circolare regolarmente.

Nella giornata di sabato, si sono verificati forti ritardi e gli spostamenti tra Poschiavo e Cavaglia sono stati effettuati in autobus. I lavori per riaprire la strada tra San Carlo e Sfazù sono più impegnativi. L’Ufficio tecnico cantonale ha coordinato i lavori di sgombero e ha messo in sicurezza la zona. Tuttavia, i lavori di ripristino possono essere eseguiti solo se non ci sono precipitazioni e le previsioni meteo indicano pioggia fino a martedì sera.

L’apertura della strada del Bernina è considerata una priorità e sono stati valutati passaggi controllati durante intervalli di apertura. Tuttavia, questi passaggi saranno possibili solo quando i lavori di sgombero saranno terminati. Le vie alternative tra l’Engadina e la Valposchiavo sono il passo del Maloja o il passo del Foscagno passando per Livigno. Si consiglia sempre di verificare lo stato delle strade prima di mettersi in viaggio consultando il sito web www.strassen.gr.ch.

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