Arcore: un progetto di accoglienza per le persone fragili
Il sindaco di Arcore, Maurizio Bono, ha espresso il desiderio di creare un centro per accogliere le persone che vivono in condizioni di fragilità, prendendo spunto dal progetto “Spazio 37” realizzato a Monza. Questo progetto mira ad offrire un aiuto concreto alle persone senza fissa dimora, che altrimenti sarebbero costrette a trascorrere le serate e le notti per le strade.
Per comprendere meglio la situazione, il sindaco Bono e l’assessore con delega alla Sicurezza, Luca Travascio, hanno effettuato un sopralluogo notturno presso la stazione ferroviaria di Arcore. Qui hanno incontrato una decina di senzatetto che solitamente trascorrono le notti nella sala d’aspetto della stazione. Questa situazione di disagio è stata portata all’attenzione del sindaco attraverso numerose segnalazioni pervenute al Municipio.
Durante il sopralluogo, il sindaco e l’assessore hanno ascoltato le storie delle persone senza fissa dimora presenti nella sala d’aspetto. Ciò che ha sorpreso i senzatetto è stato il fatto che il sindaco e l’assessore si siano seduti accanto a loro per ascoltarli e capire le ragioni che li portano a cercare rifugio in quei locali ogni notte.
Il sindaco Bono ha sottolineato l’importanza di toccare con mano il disagio di queste persone, distinguendole dalle persone irregolari e pericolose che vagano nel territorio. Si tratta di italiani che si trovano in difficoltà economiche e che non hanno un luogo dove dormire. Bono ha sottolineato che queste persone sono schiacciate da un sistema perverso che non offre loro lavoro a tempo indeterminato e che li lascia senza un posto dove vivere. È compito del Comune aiutare queste persone a rialzarsi e a ripartire.
Il Comune di Arcore chiederà aiuto ai City Angels per gestire la situazione dei senzatetto. Inoltre, il sindaco Bono e l’assessore Travascio stanno lavorando per realizzare un centro simile a quello di Monza, che possa offrire un porto sicuro alle persone fragili. Questa struttura dovrebbe includere letti caldi e puliti, bagni e docce, abiti da cambiare, colazione e cena, e soprattutto la possibilità di interagire con i volontari.
Al momento, si tratta ancora di un’idea, ma il sindaco è già al lavoro per realizzare questo progetto. La struttura potrebbe sorgere accanto alla stazione, utilizzando gli spazi attualmente occupati da diversi sodalizi arcoresi. Il sindaco ha sottolineato che è importante trovare soluzioni per affrontare questo problema, che non possono basarsi solo sulla tolleranza zero.