Il caso del sindaco di Lonate Pozzolo, Elena Carraro, ha suscitato molte polemiche e indignazione. La sindaca ha pubblicato su Facebook un post in cui auspicava “l’estinzione di qualche essere vivente”, riferendosi a chi aveva lasciato un regalo del proprio cane sulla recinzione di casa sua. Nonostante abbia cercato di giustificarsi dicendo che si riferiva solo al maleducato in questione, è chiaro che le sue parole hanno un significato molto più ampio.
Un sindaco dovrebbe essere un rappresentante istituzionale e dovrebbe sempre pensare alle conseguenze delle sue parole, anche se pubblicate sul suo profilo personale. Non può permettersi di fare commenti inappropriati o offensivi, soprattutto se fa parte di una maggioranza politica che ha già commesso molte gaffe in passato. Dovrebbe essere una figura che si pone al di sopra degli equivoci e dei comportamenti discutibili.
Sperare nell’estinzione di esseri viventi è una bestialità inaccettabile in qualsiasi situazione. Hemingway aveva ragione quando diceva che ci vogliono anni per imparare a parlare e a tacere. In questo caso, però, sarebbe sufficiente chiedere scusa per le parole offensive e fuorvianti che sono state diffuse in tutto il mondo attraverso i social media. Ma forse chiediamo troppo.