Viviana Metta e suo figlio Daniel Migliavacca si sono posizionati davanti al municipio di Pavia con una tenda come forma di protesta. La donna, con una bottiglia d’alcol in mano, ha minacciato di darsi fuoco se non le fosse stata data una casa per suo figlio e i suoi nipoti. La situazione è diventata insostenibile per Viviana, che ha una figlia con problemi di salute e che rischia di essere portata via da un assistente sociale. La donna ha deciso di farsi da parte e lasciare la casa a Daniel e alla sua famiglia, poiché la loro attuale abitazione è troppo piccola per ospitare tutti. Daniel, invalido e con quattro figli, è in lista d’attesa per ottenere un alloggio pubblico, ma finora non ha avuto successo. La situazione si protrae da due anni e Viviana e Daniel non sanno più cosa fare. Chiedono solo una casa per dare un tetto ai loro nipoti. Non importa se l’alloggio non è grande, l’importante è che possano ottenere la residenza. Nonostante Daniel sia invalido e il suo figlio maggiore usufruisca dei benefici della legge 104, non sono riusciti ad ottenere una casa. Daniel ha piantato la sua tenda davanti all’assessorato ai servizi sociali, seguendo l’esempio degli studenti universitari che protestano per le stesse ragioni. Gli assistenti sociali hanno spostato Daniel e la sua famiglia a Pieve Porto Morone, promettendo che sarebbe stata una soluzione temporanea e che avrebbero elaborato un progetto per loro. Tuttavia, la casa si è riempita di muffa e sono stati trasferiti in un residence di due stanze a via Riviera. Più volte, hanno rimandato la loro uscita e l’obbligo di lasciare quella sistemazione, che non poteva essere definitiva. Ora, Daniel non ha più una sistemazione e nessuno sembra volerlo aiutare, poiché risiede a Pieve Porto Morone e non a Pavia. Le istituzioni hanno abbandonato Daniel senza considerare che è un invalido senza la patente e che sua madre non può aiutarlo in questa situazione.

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