Dopo il violento temporale che ha colpito la Brianza martedì all’alba, Meda è stata la città più colpita dalla tempesta. I danni sono ancora in fase di conteggio. Il nubifragio ha avuto come epicentro Meda e i vigili del fuoco hanno effettuato ben 80 interventi solo nel comune di Meda, mentre nel resto del territorio sono stati effettuati circa 100 interventi di soccorso. Il momento critico è stato l’esondazione del Taro alle 6 del mattino di martedì. Il livello più alto delle acque del torrente medese è stato di 3,61 metri, allagando la via Luigi Rho con un metro di acqua. Prima del condominio Belvedere, il punto critico era di 3,5 metri, dove nel 2014 si erano verificati danni per oltre 200.000 euro a causa delle esondazioni. Dopo le 6 del mattino, circa 30 centimetri di acqua coprivano via Matteotti e via Largo Europa, vicino a un cantiere di un parcheggio interrato fermo a causa del rischio idrico. In tutta la via Valseriana fino a piazza Cavour, coloro che avevano locali interrati, parcheggi o cantine avevano iniziato a spalare acqua e fango dalle 6 del mattino. Anche BrianzAcque è intervenuta fino a tarda sera di martedì, rispondendo alle centinaia di chiamate di soccorso dei cittadini nelle zone più colpite dai temporali. Anche ieri, nonostante fosse un giorno festivo, BrianzAcque ha concentrato i propri sforzi a Meda. Su richiesta del Comune, il settore fognature del gestore del servizio idrico ha effettuato un intervento straordinario per pulire le caditoie ostruite dal fango e da altri materiali a causa dell’esondazione del corso d’acqua. Sono state interessate una ventina di strade, comprese quelle nei punti più critici nel rione Svizzera. Sono stati organizzati quattro camion spurghi per aiutare le strutture di soccorso già operative sul posto.

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