Omicidio di Nembro: “Sentivo delle voci che dicevano: ammazza”

Matteo Lombardini, il protagonista dell’omicidio di Nembro, ha rivelato di aver sentito delle voci che gli dicevano di uccidere. Durante l’interrogatorio di convalida davanti al giudice Stefano Storto, Lombardini si trovava nella sua cella di sicurezza nel reparto di psichiatria del Papa Giovanni, dove è stato ricoverato dal momento dell’arresto.

Nonostante la sua patologia conclamata da tempo, il suo avvocato Marco Avilia ha dichiarato che Lombardini è tranquillo. Ricorda qualcosa di quanto accaduto sabato sera, ma probabilmente ancora non ha messo a fuoco i dettagli. Non sa spiegare il motivo per cui ha colpito suo padre Giuseppe con cinque coltellate fino a ucciderlo e anche sua madre, che ha riportato una prognosi di quaranta giorni. L’avvocato ha richiesto una perizia psichiatrica, ritenuta essenziale per comprendere ciò che è successo. Anche il giudice è dello stesso parere e ha sollecitato la perizia alla procura. Stamattina ha convalidato l’arresto e ha disposto il ricovero in una casa di cura. Nel frattempo, Lombardini rimarrà al Papa Giovanni.

Articolo di Simona Befani

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