Pavia. Un protocollo di intesa è stato recentemente approvato dalla giunta comunale per affrontare il problema dello spreco alimentare nel centro di cottura comunale. Ogni giorno, infatti, vengono cucinati pasti destinati alle mense scolastiche che non vengono consumati e finiscono nell’immondizia. Questo spreco ha spinto il Comune di Pavia a cercare una soluzione.
Il centro di cottura comunale si trova in via Aschieri, a Pavia Est, e produce in media 3.600 pasti al giorno per le scuole dell’infanzia comunali e statali, nonché per le scuole primarie statali del Comune di Pavia. Il servizio di refezione scolastica è gestito dall’operatore economico Dussmann Service srl, che si è dimostrato disponibile a supportare iniziative di recupero delle eccedenze alimentari.
Il Comune ha anche ottenuto l’interesse della cooperativa sociale Casa del Giovane nel ricevere le eccedenze alimentari per scopi di solidarietà sociale. Inoltre, l’istituto comprensivo Cavour ha accolto favorevolmente il progetto di recupero delle eccedenze alimentari presso le proprie scuole.
Il cibo non consumato e raccolto verrà utilizzato per rifornire le mense cittadine destinate ai più bisognosi. Purtroppo, queste mense sono sempre molto frequentate da persone in difficoltà. Le mense scolastiche coinvolgono circa 4.000 bambini, per un totale di circa 600.000 pasti all’anno.
Il nuovo gestore del servizio di refezione scolastica dovrà continuare a seguire le linee guida del “plastic free” e del “chilometro zero”. Nel primo caso, le posate, le brocche e i bicchieri nelle scuole sono privi di plastica. Nel secondo caso, l’aggiudicatario avrà la possibilità di collaborare con le 29 aziende locali che si sono offerte di fornire prodotti del territorio.
Ogni anno, il gestore dovrà pagare al Comune una somma di 130.000 euro per l’utilizzo della struttura. Questo accordo permetterà di ridurre lo spreco alimentare e di aiutare chi si trova in difficoltà, promuovendo nel contempo l’uso di prodotti locali e il rispetto per l’ambiente.