Addio alle pecore del Cornizzolo: l’allevatore di Suello in pensione
Gaetano Galbusera, l’ultimo pastore del Cornizzolo con casa a Suello, ha deciso di dire basta con il suo lavoro di oltre mezzo secolo. A 71 anni, Galbusera sente che è arrivato il momento di andare in pensione. Le sue ginocchia iniziano a farsi sentire e il lavoro di spostare le reti è diventato troppo pesante. Inoltre, la presenza del lupo nel Triangolo Lariano lo preoccupa, temendo che possa attaccare le sue pecore.
Galbusera spiega che il problema principale è la mancanza di aiuto. Se un giorno non può salire sul Cornizzolo, nessuno può sostituirlo. Fino a qualche anno fa, c’erano altri pastori anziani disposti ad aiutare, ma ora non c’è nessuno interessato. Inoltre, recentemente è stato ferito da un montone e nessuno si è potuto prendere cura delle sue pecore.
Il pastore ha deciso di ridurre il suo gregge da quaranta a una decina di pecore e farle pascolare solo nei prati in pianura, senza più salire sul Cornizzolo. È già in contatto con alcuni amici per vendere parte delle pecore, ma si sente molto triste all’idea di separarsi da questi animali.
Inoltre, il lavoro di posare e togliere le reti è diventato sempre più impegnativo. Prima le pecore potevano essere lasciate libere, ma ora è richiesto di recintare l’area per evitare che si avvicinino agli escursionisti. Questo comporta un grande sforzo nel portare su rotoli di rete e l’elettrificatore e continuare a spostare la recinzione.
Con la decisione di Galbusera, scompare un pezzo importante di storia legato al Cornizzolo. Non ci saranno più pecore a punteggiare di bianco i prati della montagna. Speriamo che in futuro possa esserci qualcuno disposto a prendere il suo posto e a continuare questa tradizione.