Terminati i lavori di regimentazione idraulica in Val Tareda, Valle dei Coni, Val di Lana e Val Carobbio, si inaugura oggi la fine degli interventi che hanno riguardato i torrenti e gli impluvi montani di queste zone. I lavori, che hanno avuto un costo totale di 795.000 euro e una durata di otto mesi, sono stati il risultato di un lungo processo di progettazione. Dopo l’alluvione che ha colpito Brescia nel maggio del 2010, l’amministrazione comunale ha incaricato uno studio professionale nel 2011 per indagare le criticità idrauliche dei torrenti e degli impluvi montani del Monte Maddalena. Sulla base delle indicazioni di questo studio, è stato assegnato un secondo incarico per la progettazione e la direzione dei lavori di regimentazione idraulica dei torrenti e degli impluvi montani delle Valli Tavareda, dei Coni, di Lana e di Carobbio. Il progetto è stato approvato nel dicembre del 2021 e i lavori sono iniziati nel giugno del 2022, concludendosi alla fine di settembre dello stesso anno.
I lavori di regimentazione idraulica hanno interessato diverse aree del territorio, lungo il versante sud del Monte Maddalena, dalla zona di Sant’Eufemia a est fino a San Gottardo a ovest. In particolare, sono state effettuate operazioni di regimentazione in quattro diverse zone: Val Carobbio, Val di Lana, Valle dei Coni e Val Tavareda. Un aspetto comune tra queste zone è la mancanza di un punto di deflusso finale per gli impluvi e i rii, che terminano direttamente sulle vie esistenti, sia pedonali che stradali. Per questo motivo, sono stati realizzati interventi di regimentazione al fine di mitigare gli effetti delle piene, trattenendo il maggior volume possibile a monte.
Nel Torrente Val Carobbio sono state costruite nuove briglie, oltre a quelle già presenti, utilizzando gabbioni metallici riempiti di pietrame. Sono state anche realizzate vasche di decantazione e smorzamento e sono stati consolidati alcuni tratti di versante vicino alle opere stesse.
In Val di Lana, lungo il Rio omonimo, è stata costruita una briglia in legno e pietrame.
Nella Valle dei Coni sono state realizzate una doppia vasca di imbocco in gabbioni, con una gaveta di monte in calcestruzzo e un pettine in tubi d’acciaio per trattenere i materiali galleggianti e creare un doppio salto di fondo. È stato anche consolidato il primo tratto dell’alveo a valle mediante l’utilizzo di massi cementati e gabbioni laterali. Inoltre, sono state costruite briglie e controbriglie in gabbioni. Per quanto riguarda la viabilità, è stata sistemata la corda molle in Valle dei Coni, creando un effetto di guado tramite una pavimentazione in acciottolato e massi.
In Via Santelle sono stati realizzati due piccoli sbarramenti in cemento armato, posti trasversalmente alla direzione del deflusso, al fine di rallentare la velocità dell’acqua e trattenere eventuali materiali solidi trasportati.
Infine, lungo i rii della Val Tavareda, è stata effettuata un’opera di pulizia e gestione della vegetazione nella sezione a monte dello sfioratore di Via Canalotto. Sono state anche costruite alcune vaschette per intercettare i materiali solidi e smorzare i deflussi a monte.