Operazione antidroga: arrestati 12 membri di due associazioni criminali

L’operazione antidroga condotta dai militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Torino, in collaborazione con altre unità operative del Corpo e con il coordinamento della Procura della Repubblica – Direzione Distrettuale Antimafia torinese, ha portato all’arresto di 12 persone in diverse regioni italiane (Piemonte, Veneto e Puglia). I soggetti coinvolti sono gravemente indiziati di far parte di due distinte associazioni per delinquere dedite al traffico e alla commercializzazione di ingenti quantitativi di sostanze stupefacenti, principalmente hashish.

Le indagini, condotte dal Nucleo di polizia economico-finanziaria di Torino, hanno utilizzato complessi accertamenti di polizia giudiziaria, intercettazioni telefoniche e ambientali, attività di osservazione e pedinamento. Sono stati raccolti significativi elementi indiziari che hanno portato alla scoperta di due presunti sodalizi criminali composti da individui di origine marocchina. Secondo le accuse, questi gruppi avrebbero commesso vari reati legati all’importazione e al traffico di stupefacenti.

Il primo gruppo, con sede principale a Torino e provincia, era caratterizzato da un’organizzazione stabile e ben strutturata, dotata di notevoli risorse strumentali ed economiche, e guidato da un quarantaquattrenne marocchino. Il sodalizio aveva importanti depositi in cui venivano stoccate le sostanze stupefacenti per i traffici illeciti, sia in Piemonte (Torino e Piossasco) che in Friuli Venezia Giulia (Pordenone). Il gruppo aveva anche ramificazioni in Veneto (Venezia e Treviso).

Il secondo gruppo, composto da un quarantottenne marocchino e altre due persone, era radicato anch’esso a Torino e provincia, con collegamenti in Lombardia (Milano e Varese) e in Toscana (Pisa). Questo gruppo faceva parte di un’organizzazione transnazionale operante in Spagna e beneficiava dei proventi delle attività di spaccio, come dimostrato dai trasferimenti di denaro in Spagna effettuati tramite intermediari cinesi.

Entrambi i sodalizi criminali avevano in comune l’uso di ingenti risorse economiche provenienti dalle attività illecite e il ricorso a sistemi per garantire la riservatezza delle comunicazioni tra i membri. Organizzavano operazioni per l’acquisto, la custodia, la detenzione e il trasporto di stupefacenti, soprattutto hashish, provenienti dal Nord Africa attraverso la Spagna. La distribuzione dello stupefacente avveniva in diverse piazze di spaccio del Nord Italia.

Durante le indagini, solo nel periodo da gennaio ad aprile 2022, sono stati sequestrati in provincia di Torino circa 460 kg di hashish, oltre a cocaina e marijuana. Durante l’esecuzione dell’ordinanza di custodia cautelare, sono stati individuati altri due depositi di droga, uno a Leinì (TO) contenente 223 kg di hashish e un altro segnalato dal cane antidroga Jakora, con 163 kg di hashish.

Complessivamente, le sostanze stupefacenti sequestrate avrebbero potuto generare introiti illeciti per oltre 11 milioni di euro. I soggetti arrestati sono stati considerati colpevoli, sulla base dei gravi indizi di colpevolezza e del pericolo di fuga e di reiterazione delle condotte criminali.

Si ricorda che fino a una completa valutazione delle responsabilità, si presume l’innocenza degli indagati.

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