Il 2023 si sta rivelando un anno ricco di precipitazioni per l’area tra Como, Varese e il Canton Ticino, conosciuta come la “bagnarola d’Italia”. Dopo la siccità record del 2022, quest’anno sono già caduti 1.240 millimetri di pioggia, il 55% in più rispetto all’anno scorso. Questo dato è stato registrato dalla stazione meteo di via Della Selva, gestita dal meteorologo Emilio Ghielmetti, noto per le sue previsioni quasi sempre infallibili.

Nonostante questa abbondante pioggia, le temperature rimangono sopra la media per questa stagione. Ieri, ad esempio, la stazione di MeteoValmorea ha registrato una temperatura di 16,7 gradi, un valore anomalo per la fine di ottobre. Il meteorologo Ghielmetti afferma che i cambiamenti climatici sono ormai evidenti e le preoccupazioni si concentrano sulla situazione dei nevai e dei ghiacciai, che stanno perdendo neve e ghiaccio.

Nonostante le piogge, il problema delle falde acquifere non si risolve immediatamente, poiché i tempi per il ripristino dei livelli sono lunghi e lenti. Tuttavia, la natura sta iniziando a reidratarsi e il reticolo idrico non è più in secca. La Protezione Civile è intervenuta per gestire i disagi causati dalla pioggia, come l’intasamento dei tombini a causa del fogliame portato dal vento.

Nonostante l’arrivo dell’autunno, non sembra che ci sarà neve il primo novembre. Ghielmetti esclude questa possibilità per la nostra zona, anche se ricorda una nevicata avvenuta nel 1970. Al momento, le preoccupazioni riguardano la situazione dei nevai e dei ghiacciai, che potrebbero non ricevere abbastanza neve fino alla prossima glaciazione.

In conclusione, l’area della “bagnarola d’Italia” sta finalmente recuperando l’acqua persa durante la siccità del 2022. Tuttavia, i cambiamenti climatici stanno portando a temperature anomale per questa stagione e a preoccupazioni per la situazione dei nevai e dei ghiacciai.

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