I ragazzi del Mariano calcio hanno vissuto un’esperienza amara dopo la loro vittoria nei quarti di finale di Coppa Italia. Appena rientrati negli spogliatoi, si sono resi conto di essere stati derubati insieme all’arbitro della partita.
Si tratta di un gesto che ha lasciato tutti profondamente delusi. I calciatori del Mariano e l’arbitro hanno scoperto che molti dei loro oggetti personali, come portafogli, cellulari e orologi, erano spariti. Rimane un grande interrogativo su come i ladri siano riusciti ad entrare nella zona degli spogliatoi, che, nel caso dei giocatori del Mariano, non erano nemmeno chiusi a chiave.
La situazione è ancora più strana per quanto riguarda l’arbitro. La porta del suo spogliatoio era effettivamente chiusa a chiave, senza segni di effrazione, e rimase chiusa sia all’intervallo che al termine della partita. Nonostante ciò, il direttore di gara ha scoperto di essere stato derubato del suo portafogli.
Questo non è il primo episodio di furto che si verifica presso il centro sportivo comunale “Gilberto Citterio”. Purtroppo, due settimane fa erano spariti degli indumenti, ma mai durante una partita ufficiale, dove l’accesso è consentito solo alle persone autorizzate.
La società di calcio del Mariano chiederà al Comune di Mariano Comense, proprietario dell’impianto sportivo, di prendere provvedimenti per evitare che episodi del genere accadano ancora. È necessario trovare soluzioni per garantire la sicurezza degli atleti e degli arbitri durante le partite ufficiali.
In attesa di una risposta dal Comune, i ragazzi del Mariano calcio dovranno fare i conti con il senso di ingiustizia e di violazione che questo episodio ha provocato. Speriamo che vengano prese delle misure adeguate per evitare che situazioni del genere si ripetano in futuro e che si possa tornare a concentrarsi solo sullo sport.