La procura di Como ha richiesto il giudizio immediato per Stefano Pietroniro, un uomo di 38 anni accusato del tentato omicidio del suo coinquilino Gianluca Garatti, di 57 anni. L’episodio violento è avvenuto lo scorso luglio all’interno dell’appartamento in cui i due vivevano insieme, situato in via San Bernardino da Siena al civico 69.

Durante questi mesi, il pm ha fatto eseguire una perizia psichiatrica sull’indagato, dalla quale è emerso che Pietroniro ha una capacità parziale di intendere e volere, rendendolo quindi idoneo alla detenzione in carcere. L’accusa nei suoi confronti rimane quella di tentato omicidio, con almeno cinque fendenti inferti all’addome della vittima (e non quattro come inizialmente riportato). Garatti è stato trasportato d’urgenza all’ospedale e ricoverato in terapia intensiva presso il Sant’Anna, dove è rimasto a lungo in prognosi riservata. L’arma del delitto, un coltellaccio da cucina con una lama di 14 centimetri, è stata sequestrata dalla polizia. L’indagato non è stato in grado di spiegare l’accaduto, aspettando gli agenti a casa dopo che il coinquilino aveva chiamato i soccorsi a causa delle ferite all’addome. Pare che entrambi avessero bevuto molto la sera precedente, in particolare Pietroniro, che si era poi addormentato in camera da letto e si era svegliato senza apparente motivo per accoltellare l’amico mentre si trovava indifeso sul divano.

I colpi hanno causato una grave emorragia che ha reso necessario un trasporto d’urgenza e il ricovero in condizioni critiche presso il Sant’Anna.

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