La sentenza sulla Locale di Fino ha dimostrato i contatti con la Svizzera per lo spaccio di droga. Secondo i giudici del Collegio di Como, la Locale di Fino Mornasco operava non solo in Italia, ma anche in Svizzera, fino a Zurigo. La Locale si occupava principalmente del traffico di droga che veniva introdotta dall’Italia. Gli undici membri della malavita erano attivi nel territorio elvetico e avevano poteri di intimidazione e controllo del territorio, tipici delle associazioni criminali di stampo mafioso. La sentenza “Cavalli di Razza” ha condannato otto persone per attività illecite legate alla ‘ndrangheta nella provincia di Como, principalmente nelle aree di Fino Mornasco, Cadorago, Bassa e Brianza. La Locale di Fino Mornasco coinvolgeva anche diversi imprenditori del territorio e aziende di grandi dimensioni. Tuttavia, il business più remunerativo era quello legato allo spaccio di droga, che si estendeva fino a Zurigo. Alcuni membri della Locale avevano espresso preoccupazione per l’attività di spaccio vicino a un bar controllato da loro, temendo l’attenzione delle forze dell’ordine. Il capo della Locale in Svizzera aveva quindi vietato tali movimenti. Secondo i giudici di Como, la Locale di Fino Mornasco in Svizzera presentava tutte le caratteristiche della malavita organizzata, come il controllo del territorio e la gestione degli affari illeciti da parte del capo. La Locale si occupava anche della raccolta di denaro per i detenuti e delle affiliazioni. Le indagini hanno rivelato che una delle “mangiate” (riunioni per risolvere controversie) si è svolta a Zurigo nel maggio 2020, mentre le altre si tenevano in Italia. Questo dimostra il collegamento stretto tra la Locale di Fino Mornasco e il territorio svizzero, confermando l’operatività della Locale anche in Svizzera.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui