Nel 2010, si è verificato un evento che ha destato molte polemiche in Italia. Ivo Redaelli, amico di Silvio Berlusconi, ha venduto due ville a una società appartenente all’allora premier. Queste due ville, situate a Bernareggio e disegnate da Mario Botta, avevano un valore di 800mila euro ciascuna, per un totale di 1,6 milioni di euro.
È stato lo stesso Redaelli a testimoniare in uno dei numerosi processi milanesi sul caso Ruby, spiegando l’origine di questa vendita. Durante la sua deposizione, l’imprenditore ha dichiarato di aver ricevuto una richiesta da parte di Berlusconi di selezionare immobili per investimenti. Redaelli ha quindi proposto le due ville di Bernareggio al premier.
Tuttavia, nel corso della testimonianza, Redaelli ha anche parlato delle “intemperanze delle due inquiline” che abitavano le ville. Sembrava che queste due donne fossero spesso arrabbiate, addirittura lamentandosi per il malfunzionamento di una lampadina.
Questa vicenda ha suscitato molte critiche e polemiche, in quanto sembrava che Berlusconi stesse ricevendo un trattamento di favore da parte di Redaelli. La vendita delle due ville a un prezzo inferiore rispetto al loro valore reale ha sollevato sospetti di corruzione e favoritismo.
Nonostante le testimonianze di Redaelli, il caso Ruby ha continuato a essere oggetto di dibattito e indagini. Questo episodio ha contribuito a gettare ulteriori ombre sulla figura di Berlusconi e sulla sua gestione del potere politico.
In conclusione, la vendita delle due ville di Bernareggio a Silvio Berlusconi da parte di Ivo Redaelli è stata un episodio controverso che ha sollevato molte domande sulla correttezza e l’etica nella politica italiana.