Soldato, Kowalski e Otto, tre meravigliosi gatti soprannominati “gli Sfigatti” dai volontari Enpa di Monza, cercano un’adozione speciale. Ma perché sono così sfortunati? Semplicemente perché sono positivi al virus della Leucemia Felina, conosciuto come FeLV. Purtroppo, non esiste una cura per questa malattia infettiva contagiosa che colpisce molti gatti, ma una dieta sana e controllata, regolari visite veterinarie e interventi tempestivi per infezioni virali o batteriche possono migliorare la loro qualità di vita. È importante sottolineare che la FeLV non si trasmette agli esseri umani né ad altri animali, ma solo ai gatti che non sono stati vaccinati preventivamente.
La malattia colpisce il sistema immunitario, causando una forte diminuzione dei globuli bianchi e indebolendo le difese immunitarie. Inoltre, può influenzare diversi organi, portando a gravi patologie secondarie. Il virus si trasmette attraverso la saliva, le secrezioni o il sangue di gatti infetti, ma anche tramite contatto indiretto. Oggetti come ciotole, cuccette o altri materiali possono fungere da veicolo di contagio.
“Come potete immaginare, l’adozione di un gatto positivo alla FeLV non è affatto facile”, spiegano i volontari Enpa. Proprio per questo motivo, abbiamo deciso di fare un appello per i nostri Sfigatti, presentandoveli uno per uno.
Soldato è un gattino dal pelo bianco e nero, nato il 25 aprile. È stato ospite del rifugio dal 6 maggio, dopo essere stato trovato insieme a due fratellini, tra cui Kowalski, chiuso in una gabbia alla piattaforma ecologica di Lissone. È un gatto audace e atletico, sempre curioso di tutto ciò che lo circonda. È sempre in movimento e adora esplorare, ma è anche molto affettuoso: ama la compagnia delle persone e adora le coccole sulla pancia. È un po’ diffidente con gli sconosciuti e ha bisogno di tempo per fidarsi. Gioca con qualsiasi cosa, ma soprattutto ama giocare con il fratello. Non graffia quando gioca, nemmeno quando è in braccio, ed è vivace ma sa anche essere tranquillo.
Kowalski, invece, ha il pelo nero con qualche macchia bianca ed è l’opposto del fratello: tranquillo e pacioso, ama rilassarsi e mangiare. Lascia la ciotola solo quando è vuota o quando è sazio, tanto che spesso finisce anche quella del fratello. Non è particolarmente esuberante, è un gatto tranquillo che preferisce poltrire. È molto affettuoso, riconosce il suo nome e si avvicina alle persone con sicurezza. Ama giocare con cordini e pezzetti di carta o alluminio, ma non disdegna le lotte con il fratello. Non usa mai le unghie durante il gioco.
Infine, c’è Otto, un dolcissimo gatto nero con macchie bianche, nato nel 2016. È arrivato al rifugio il 30 agosto dopo essere stato ceduto dal suo proprietario. Oltre ad essere positivo alla FeLV, è anche positivo alla FIV, ma attualmente non mostra sintomi e non segue alcuna terapia. Otto è un gatto adorabile che inizialmente era timido e spaventato, ma dopo aver preso confidenza è diventato molto affettuoso, anche se rimane sempre all’erta. Si è affezionato molto alle persone che si prendono cura di lui e riempie di affetto i volontari che incontra più spesso.
Proprio perché è difficile trovar loro una casa, i tre bellissimi Sfigatti sono stati inseriti nel Progetto Famiglia a Distanza e possono essere visitati seguendo alcune semplici regole. Se siete interessati a portare a casa uno di loro con una vera “adozione del cuore”, potete scrivere a adozioni.gatti@enpamonza.it. Se invece preferite adottarli a distanza, potete scrivere a adozioni.distanza@enpamonza.it.