Un imprenditore italiano residente in Svizzera è stato arrestato per frode fiscale. Le autorità hanno sequestrato oltre 50 milioni di euro, corrispondenti all’IVA evasa, a un’azienda leader nel settore del commercio del gas e dell’energia. L’indagine è iniziata nel 2022 grazie alle attività di controllo fiscale svolte dalla polizia economica finanziaria di Milano e dall’ufficio antifrode dell’Agenzia delle Entrate. Durante le indagini è emerso un circuito di false fatturazioni nel settore del commercio di Traffico dati internazionale VoIP, che ha portato all’evasione di circa 250 milioni di euro di IVA, di cui 53 milioni sottratti all’imposizione fiscale. Le indagini hanno permesso di risalire a un’azienda di Faenza, attiva nel trading del gas e dell’energia, che, in uno stato di crisi, ha deciso di partecipare al circuito di frode guidato da un broker svizzero. Quest’ultimo, imprenditore di origine italiana con una profonda conoscenza del mercato VoIP, ha coinvolto l’azienda italiana per oltre 50 milioni di euro. Le false fatturazioni passavano attraverso società estere, cartiere nazionali e società filtro per poi raggiungere l’azienda di Faenza, che rivendeva i prodotti alla prima società estera, evitando così di pagare l’IVA e creando un nuovo schema di frode fiscale.