Paullo diventa sempre più simile a Milano con l’entrata in vigore del divieto di fumo e del limite di accesso all’area di sgambamento cani. Il sindaco Federico Lorenzini e la sua amministrazione comunale sono tra i primi a adottare un regolamento del genere, seguendo la proposta di vietare le sigarette nelle aree destinate alle attività motorie degli animali. Questa misura è stata già adottata nella metropoli e a Paullo vuole essere qualcosa di più di un gesto simbolico, accogliendo i suggerimenti che erano pervenuti anche dalla minoranza attraverso la consigliera Brunella Biava (M5S) e accolti tramite gli emendamenti presentati dall’assessore Massimiliano Consolati.
Un cartello con la scritta “Divieto di fumo” sarà il nuovo mezzo di difesa contro coloro che, fino all’entrata in vigore del nuovo regolamento, utilizzavano l’area circostante come un posacenere. La proposta è stata avanzata dall’assessore alla Sicurezza Massimiliano Consolati, come una necessità di civiltà e salute, considerando i danni causati dai mozziconi all’ambiente e alla salute dei nostri amici a quattro zampe. Ha ricevuto l’approvazione del consiglio comunale, non senza spunti per una discussione più ampia. In particolare, il consigliere della Lega, Renato Pignarca, pur favorevole all’istituzione del divieto di fumo, ha sollevato questioni pratiche, lamentando la mancanza di illuminazione e di una fontanella nell’area cani di via Sacco e Vanzetti. Ha espresso preoccupazione per la sicurezza delle persone, soprattutto delle donne, che evitano di portare i loro cani negli spazi preposti dopo il tramonto. La sua descrizione di un luogo buio e abbandonato ha evocato immagini di un film dell’orrore piuttosto che di un parco giochi per cani. L’assessore Consolati ha risposto con promesse di interventi e controlli più rigorosi, ma secondo Pignarca “le parole sono come le foglie d’autunno se non seguono i fatti”: “I cittadini attendono che le promesse si trasformino in luce e acqua, in segni tangibili di un’amministrazione che ascolta e agisce”.