Nel febbraio 2022, la polizia economico finanziaria della Guardia di Finanza di Milano e Varese ha eseguito 15 arresti su richiesta del pm della Dda milanese Bruna Albertini, in seguito alle presunte infiltrazioni della ‘ndrangheta nei subappalti per lavori sulla rete ferroviaria. Gli arresti eseguiti a Varese e provincia sono stati 11.

Nell’ordinanza cautelare si contestava l’associazione per delinquere finalizzata a reati tributari e bancarotta. Ad alcuni arrestati è stata contestata anche l’aggravante dell’agevolazione mafiosa, in quanto con un sistema di incassi “in nero”, società riconducibili ai clan attive tra il Varesotto e Isola Capo Rizzuto (Crotone) avrebbero sostenuto affiliati detenuti e le loro famiglie. Durante l’operazione sono stati sequestrati 6,5 milioni di euro.

Oggi, lunedì 6 novembre, i finanzieri del Comando Provinciale di Milano, coordinati dalla Dda, hanno proceduto al sequestro preventivo per oltre 10 milioni di euro nei confronti di 11 società che operavano sull’intero territorio nazionale nel settore dell’armamento ferroviario. Queste società sono ritenute dagli inquirenti inserite nello stesso contesto associativo, in cui sarebbero stati commessi numerosi reati di natura fiscale. I proventi di questi reati, a seguito delle indagini, sono stati sottoposti a sequestro.

Le ulteriori indagini hanno permesso di scoprire un circuito di fatture false emesse da queste società, al fine di eludere la normativa antimafia e le limitazioni in materia di subappalto di commesse pubbliche. Si è accertata un’imposta evasa, in termini di Iva ed Ires, per un totale di 10.273.420,00 euro, che è stata oggetto di sequestro.

Questi fatti dimostrano l’importanza di combattere le infiltrazioni mafiose nel settore dei subappalti e delle commesse pubbliche. La Guardia di Finanza continua a lavorare per contrastare queste attività illecite e garantire la legalità e la trasparenza nel mondo degli affari.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui