I laghi della provincia di Brescia sono stati colpiti dal maltempo degli ultimi giorni, ma fortunatamente il meteo sembra dare una tregua. Il lago di Garda, ad esempio, ha raggiunto ieri i 135 cm sullo zero idrometrico di Peschiera, ovvero il 100% della sua capacità di riempimento. Per questo motivo si sta cercando di scaricare il più possibile. Ieri mattina, dopo aver verificato la situazione del fiume Mincio a valle, l’Agenzia Interregionale per il fiume Po ha deciso di aumentare il deflusso in uscita, passando da 140 a 150 metri cubi al secondo (l’afflusso è di 240 mc/s). Aipo ha prontamente risposto alla richiesta della Comunità del Garda per garantire la sicurezza idraulica dei comuni costieri.
La senatrice Mariastella Gelmini, presidente della Comunità del Garda, ringrazia Aipo per aver ascoltato e soddisfatto le richieste della Comunità per la tutela e la salvaguardia della sicurezza dei comuni costieri. Nonostante la situazione meteorologica critica nel centro-nord Italia, il bacino del Garda è uscito da questa emergenza senza danni. Ora, con un deflusso di 150 metri cubi al secondo a Salionze, la situazione potrà normalizzarsi nei prossimi giorni. Gelmini sottolinea l’importanza della concertazione e del dialogo per la gestione collettiva delle risorse idriche del lago, nel rispetto delle regole e della tutela dell’ecosistema del Garda, un patrimonio di inestimabile valore per le presenti e future generazioni.
Per quanto riguarda la questione dello scolmatore Adige-Garda, ieri il livello del fiume Adige a Trento era di 2,56 metri, molto al di sotto dei valori critici fissati intorno ai 5 metri. Quindi, dopo l’apertura del tunnel scolmatore avvenuta il 31 ottobre, non è stata necessaria una nuova apertura. L’apertura del tunnel nei giorni scorsi, anche se limitata a 250 metri cubi al secondo, ha contribuito a salvaguardare la città di Verona in un momento di eccezionale pericolosità per il Ponte Nuovo.
Sul lago di Garda è in vigore un avviso di navigazione cauta, poiché il fiume Sarca, nonostante le reti posizionate alla foce dai vigili del fuoco, e lo scolmatore stesso hanno scaricato nel bacino tonnellate di detriti e tronchi. La stessa situazione si verifica anche sul lago d’Iseo, dove il fiume Oglio ha portato enormi quantità di legno e ramaglia. Anche sul lago d’Idro si è registrato un aumento dei livelli d’acqua, che ieri si attestavano a 368,98 cm con un afflusso di 120 mc/s e un deflusso di 170 mc/s.
Ora si spera in alcuni giorni di bel tempo per tornare a livelli meno preoccupanti.