LEGNANO – La scorsa estate, a un medico residente a Corbetta, è stata rubata la borsa contenente oggetti personali e strumenti di lavoro. Dopo mesi di speranze perdute, è stato sorpreso e felice quando gli agenti del commissariato di Legnano gliel’hanno restituita insieme a tutti gli oggetti rubati. La borsa è stata trovata in un cassonetto per la raccolta di indumenti usati, seguendo il localizzatore contenuto nello zaino che era stato rubato venerdì scorso, 3 novembre.

La denuncia del primo furto risale al 26 luglio: a presentarla è stato un medico pneumologo di 74 anni residente a Corbetta. Nella borsa rubata c’erano documenti, strumenti medici, le chiavi di due auto storiche di sua proprietà e alcuni oggetti personali di valore affettivo, come foto di famiglia.

La scoperta è avvenuta durante le indagini per un altro furto. Tre giorni fa, dopo aver cenato in un locale lungo la Saronnese, un legnanese di 58 anni ha trovato il finestrino della sua auto sfondato e gli è stato rubato lo zaino contenente soldi, libretto degli assegni, un tablet con powerbank e due caricabatterie. L’uomo ha subito sporto denuncia presso il commissariato e gli agenti hanno iniziato immediatamente la ricerca tramite il localizzatore del tablet, riuscendo a rintracciarlo in un cassonetto per la raccolta di vestiti usati in via per Busto Arsizio, non lontano dal parcheggio in cui era stato commesso il furto.

All’interno del cassonetto, aperto dopo aver contattato l’azienda che gestisce la raccolta degli indumenti, la sorpresa è stata grande: oltre allo zaino, da cui erano stati presi solo i soldi, c’era anche la borsa che era stata rubata mesi prima, ancora con il suo contenuto, compresa la tessera d’iscrizione del proprietario all’Associazione Nazionale Carabinieri. Il proprietario è stato subito contattato e gli agenti hanno potuto restituirgli i suoi beni, ricevendo in cambio la sua gratitudine.

Articolo precedenteIncidenti stradali a Saronno, Caronno Pertusella e Limbiate: lievi contusioni ma nessuna grave conseguenza
Articolo successivoGiorgio Ambrosoli: la lotta per la giustizia a Varese

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui