“Organizzò pullman per verificare attività”

Il processo per il crollo del ponte Morandi a Genova, avvenuto il 14 agosto 2018 e che ha causato la morte di 43 persone, vede tra gli imputati anche Mario Bergamo, ex responsabile sicurezza e manutenzioni di Aspi. Durante l’udienza di oggi, Bergamo ha testimoniato sulla figura di Castellucci, ex direttore generale dell’azienda.

Secondo Bergamo, Castellucci aveva una profonda conoscenza dell’azienda e degli aspetti tecnici, tanto da interessarsi personalmente delle problematiche. Quando le cose non andavano come voleva, alzava il telefono e chiamava direttamente. Inoltre, Castellucci organizzava regolarmente pullman per visitare le direzioni di tronco e verificare come venivano svolte le attività. Era sempre preparato e attento a tutto.

Bergamo ha anche rivelato degli attriti con Paolo Berti, ex numero due di Aspi e anch’egli imputato. I due avevano modi di operare diversi: Bergamo preferiva fare riunioni e analizzare i problemi, mentre Berti preferiva inviare email. Questo modo di lavorare era incompatibile con il percorso manageriale di Bergamo e non capiva perché Berti fosse stato scelto. Ci fu anche una discussione animata dopo una valutazione negativa che Berti fece sul lavoro di Bergamo, che si sentì mortificato e irritato da quella valutazione.

Per Bergamo, ciò che contava era lavorare bene e non le remunerazioni. Si è sempre comportato correttamente in Aspi e quando ha dovuto imporsi, ha ottenuto ciò che serviva senza dover accettare compromessi di nessun tipo.

La prossima settimana inizierà l’esame di Michele Donferri Mitelli, allora numero tre di Autostrade.

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