Un sessantenne di origine asiatica è stato condannato dal Tribunale di Varese a 7 anni e 6 mesi di reclusione, oltre al pagamento delle spese legali e al risarcimento del danno alla parte civile di 15.000 euro per danni morali. L’uomo era accusato di violenza sessuale nei confronti della figlia dei suoi datori di lavoro, quando la ragazza era undicenne nel 2010.

L’uomo era stato assunto come domestico da una famiglia residente in Valceresio e aveva ottenuto la loro piena fiducia. Solo alcuni anni fa, la vittima degli abusi, ormai maggiorenne, ha rivelato a un medico ciò che accadeva quando i genitori non erano in casa, costretta a subire le attenzioni morbose dell’uomo.

Le indagini sono iniziate nel 2019, quando la vicenda è stata portata all’attenzione della Procura di Varese. Il pubblico ministero, al termine del dibattimento, aveva richiesto una pena di nove anni, ma ieri è stato pronunciato il verdetto dei giudici con la condanna a 7 anni e 6 mesi.

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